01 September, 2023

Garante per la protezione dei dati personali: attenzione alla condivisione delle informazioni

In questi ultimi giorni il Garante per la protezione dei dati personali (GPDP) si è espresso diverse volte in merito alla condivisione di foto e filmati attraverso applicazioni di messaggistica o social network, nonchè notizie diffuse dalla stampa, per attenzionare gli utenti rispetto ad eventuali responsabilità connesse alla violazione della vigente disciplina in materia di privacy.

E' il caso, ad esempio, del comunicato stampa del 14 agosto 2023, nel quale il Garante ha dichiarato di aver aperto un'istruttoria legata alla vicenda della festa torinese in villa: Vicenda festa villa torinese: il Garante apre un’istruttoria per l’accertamento di eventuali responsabilità nella diffusione di dati personali. In tale comunicato, "il Garante richiama l'attenzione degli utenti dei social media e degli organi di informazione sul necessario rispetto della vita privata delle persone con particolare riferimento alla diffusione di dati personali relativi a relazioni sentimentali, come tali suscettibili di incidere in modo particolare sulla vita delle persone coinvolte, sulla loro reputazione e sulla loro sfera affettiva".

Per quanto riguarda i fatti di Palermo, il comunicato stampa del 23 agosto 2023, Violenza a Palermo, il Garante mette in guardia sulla condivisione del video, mette in guardia sulle conseguenze, anche di natura penale, della diffusione e condivisione dei dati personali della vittima dello stupro di Palermo e dell’eventuale video realizzato. In particolare il "Garante ricorda che la diffusione e la condivisione del video costituiscono una violazione della normativa privacy, con conseguenze anche di carattere sanzionatorio, ed evidenzia i risvolti penali della diffusione dei dati personali delle persone vittime di reati sessuali (art. 734 bis del codice penale)".

Non solo, in un secondo comunicato stampa, del 29 agosto 2023, Violenza di Palermo, nuovo richiamo del Garante privacy Vietato divulgare le generalità della vittima. Aperta un’istruttoria sui siti che hanno pubblicato il nome della ragazza, l'Autorità ha informato l'utenza di aver avviato un'istruttoria nei confronti dei siti web che hanno diffuso le generalità della vittima. In questo caso la tutela dei dati personali va oltre le regole deontologiche dei giornalisti che impongono di rappresentare i fatti di cronaca tali e quali. Lo scopo di questa raccomandazione è evitare di aggiungere, seppur involontariamente, violenza a violenza.

Conclusione

Attenzione alla diffusione del materiale fotografico o video che si raccoglie in prima persona ed alla condivisione su social media o applicazioni di messaggistica di ciò che si reperisce online, perchè non è certo che le notizie riportate siano rispettose della normativa privacy. Il rischio è di violare la tutela dei dati personali e di incorrere in sanzioni anche penali.